In quel volumetto, poco più di una quarantina di pagine, conosciamo un Sassaroli rinnovato, come grande critico della bellezza musicale intorno a quegli anni
Elogiava i grandi Donizetti, Bellini, Rossini ed esaltava la bellezza del Nabucco e del Rigoletto verdiano, giudicando un poco eccessiva la lunghezza dell' opera Aida
Il vero titolo completo di quel volumetto era :
"Considerazioni sullo stato attuale dell'arte musicale in Italia e sull'importanza artistica dell'Opera Aida e della Messa di Verdi del Maestro Vincenzo Sassaroli
aggiuntevi le due lettere della sfida da lui proposta all'editore Tito Ricordi e al Maestro Giuseppe Verdi e dai medesimi rifiutata"
Edito dalla Tipografia Della Gioventù, a Genova nel 1876, si inseriva nella storia della musica italiana come una grande critica sulla modernità e lunghezza dell' opera Aida
Conoscendo il Sassaroli come un valido e preciso maestro, osservante delle vere regole della composizione, desiderava una sfida con il maestro Verdi per ricomperre in certame l ' Aida e la Messa da Requiem del compositore parmense
In quel libro, conosciamo l' interiorità del musicista di Tolentino, quasi fosse un poema sinfonico sul suo carattere, come una sorta di confessione ed amore per la musica, nel vero senso della parola
Praticamente, lo sfogo di un critico verso un periodo in cui, l'arte delle sette note, conosceva nuovi orizzonti e intravvedeva, con la fine del secolo, l' arrivo del verismo
Probabilmente, le trionalità dell' Aida e le sue bellezze, considerate innovative, non lo avevano convinto
Forse anche la modernità del "Dies Irae" verdiano, gli appariva fuori dai canoni, ma Verdi era Verdi e ricordi comandava su tutti a proprio piacimento (parere mio personale)
Vedremo successivamente ulteriori approfondimento su questo volumetto, piuttosto curioso, che è rimasto nella storia della musica
Carlo Lamberti, 2015
ESTRATTO DALL' ORIGINALE MANOSCRITTO DELLA PARTITURA AUTOGRAFA DELL' OPERA "ROMOLO ED ERSILIA" DI VINCENZO SASSAROLI
APPARTENENTE ALLA COLLEZIONE PRIVATA DI CARLO LAMBERTI