mercoledì 11 ottobre 2017

VERDI e SASSAROLI, WERFEL e DE MARZI, Verolanuova, ENOLOGIA, perfezione musicale in Romolo ed Ersilia (Carlo Lamberti)

La Storia ci riserva sempre nuove bellezze ed affascinanti sorprese, come se dovessimo rileggerla e riscriverla nuovamente

Col trascorrere del tempo, esploriamo quello che, una volta si chiamava futuro, quasi ci trovassimo in una foresta incantata con il filtrare magico dei raggi del sole

Così, da un misterioso avvenire, scopriamo un nuovo passato con sorprese interessantissime

Cerchiamo di ripercorrere le orme degli interpreti del trascorso con una nuova visione

Achille De Marzi, da Verolanuova, descrive il tolentinate Vincenzo Sassaroli ( colui che lanciò il guanto di sfida a Verdi, tramite Ricordi nel 1876 )

L' editore sucitato lo ricambiò con due randellate (La pubblicazione delle lettere di Sassaroli sulla Gazzetta Musicale di Milano)

Achille de Marzi (1844- 1899) critco musicale di Verolanuova, lo relegò, in maniera poco elegante, come viticoltore o Enologo)

Oggi, proprio con questo paragone, inconsciamente, lo collegò al grande Verdi, che fu pure lui una figura di agreste

Lo stesso Werfel, ironia della sorte, lo descrisse sì come grande musicista, ma anche come contadino ed appassionato di vini ( come poi fu rilevato da varie lettere

Infatti, attualmente, nel parmense, abbiamo vini eccellenti ispirate dalla grande  figura del compositore bussetano

La magnanimità del sommo "Peppino", ha voluto che, ai nostri tempi, il nome di Vincenzo Sassaroli rivivesse con il libro del prof.  PaoloPeretti e, nella collezione Carlo lamberti, con la bellissima opera "Romolo ed Ersilia"

In tale modo la signorilità verdiana, superò la pochezza dell' editore Ricordi

Di questo "Grande Editore", ricorderemo un fatto similare con il compositore milanese Vittorio Gnecchi, autore della contestata opera  Cassandra (vedi blog su l compositore Gnecchi)

Tornando a noi, basterebbe vedere che la partitura dell' opera Romolo ed Ersilia, figurerebbe, di buon grado, come un nuovo trattato di orchestrazione da cui tutti dovremmo imparare

Il Sassaroli, con questa sua grande composizione, ha dimostrato fedeltà di notazione, sposandola perfettamente al testo originale del grande Metastasio

Carlo Lamberti, 2017



L' opera in collezione privata Lamberti, "Romeo ed Ersilia" meriterebbe la riscoperta mondiale allo Sferisterio di Macerata (carlo Lamberti)

Leggendo la bellissima notazione, armonicamente scritta dal compositore tolentinate "Vincenzo Sassaroli" in collezione privata Carlo Lamberti, intitolata"Romolo ed Ersilia", ci accorgiamo di trovarci davanti ad un capolavoro

Quest' opera del Sassaroli, essendo egli nato a Tolentino, andrebbe di diritto, ad essere eseguita al tempio dell' opera lirica "Sferisterio" di Macerata


Però, essendo il compositore, scomparso a Genova, potrebbe avere la sua prima rappresemtazione mondiale anche in Liguria

La personalità di questo illustre marchigiano, essendo stata dotata da fenomoci medianici risanatori e di preveggenza, potrebbe contenere una bellezza dovuta ad una ispirazione quasi magica per quei tempi


Questa grande partitura, con una compioitezza orchestrale perfetta, potrebbe essere considerata una curiosità quasi unica nel campo delle sette note


Il Sassaroli, con questa monumentale opera su testo del grande Metastasio, aprirebbe un sentiero curioso nel mondo delle sette note

Basterebbe far conoscere la bellezza di un duetto, per rendere "Romolo ed Ersilia", l' opera la cui ispirazione sarebbe particolare

Carlo Lamberti, 2017




sabato 7 ottobre 2017

Vincenzo Sassaroli, Verdi, Romolo ed Ersilia, Verolanuova (De Marzi) Trattato orchestrazione Berlioz Schubert ( Carlo Lamberti)

Più ci accingiamo a leggere la partitura orchestrale di Romolo ed Ersilia, appartenente alla collezione di proprietà Carlo Lamberti, più ci rendiamo conto, quasi, di essere davanti ad un trattato di orchestrazione

Sembra di scoprire una magìa musicale, un affresco di note che, raramente, lo si trova in partiture eccellenti

Pare che l' autore, Vincenzo Sassaroli, abbastanza bistrattato dal critico musicale di Verolanuova, Achille De Marzi, invece, fosse di una genialità oltremisura

Oggi, davanti alle pagine di una tale partitura, nella bellezza della sua scrittura autografa dell' opera Romolo ed Ersilia, rimaniamo sorpresi di tanta capacità compositiva

E' come aver scoperto un capolavoro, aver rinvenuto una bellezza musicale degna di insegnarci a comporre

Un buon direttore d' orchestra, rimarrebbe incantevolmente estasiato da un fascino così sorprendente di quella notazione

In essa vi è, probabilmente, una musicalità che tocca tutti o quasi gli strumenti dell' orchestra

Il compositore Vincenzo Sassaroli, probabilmente non dotato di strumenti musicali molto costosi per quel tempo, ha sopperito con una sua lungimiranza da grande professionalità

Probabilmente, a guisa di una visuale profetica, quasi medianica, vedeva l' orchestra, come fosse presente ai suoi occhi ed alle sue orecchie



In questo modo, potrebbe essere paragonato ad uno Schubert, che scriveva direttamente per orchestra ( vedi sinfonia " La Grande " )

La verità, col suo incontro con verdi a Venezia ( finzione o realtà ? ) ( o semplicemente come fece il solito De Marzi ? )

L' invidia fu del Sassaroli o di altri ?

La storia di questo geniale tolentinate lo sta già dimostrando con la partitura di Romolo ed Ersilia, su testo inalterato del Metastasio

Carlo Lamberti , settembre 2017








collezione Carlo Lamberti