Oggi, a distanza di 113 anni dalla scomparsa del compositore Vincenzo Sassaroli, la partitura manoscritta Romolo ed Ersilia ( capolavoro di rara orchestrale bellezza ) scopriamo un musicista di grande levatura
Chissà se il "grande" elegante detrattore del sucitato compositore, Achille De Marzi da Verolanuova, avesse mai avuto occasione di leggerla ?
La partitura di questa grande opera in tre atti, in ogni sua pagina, imgiallita da una affascinante coloratura d' epoca, ci sembra un grande affresco musicale degno di grande attenzione
Riportandoci al tempo in cui il tolentinate Sassaroli visse, leggiamo un quasi testamento, se osserviamo l' ultima pagina
In questo, ormai, famoso vergato, citato come manoscritta nel libro su Brüggemann e Puccini di Carlo Lamberti ed avvalorata dallo scritto del prof Paolo Peretti., abbiamo un ' opera lirica che funge da modelli di bellissima orchestrazione
Vincenzo era uno che amava la bellezza nel comporre, mantendosi legato a principi di vera e precisa notazione
MUSICAREQuando ci si accinge a musicare seguendo un testo del "Grande" Metastasio, bisogna attenersi a tale sacralità
Il destino storico o, forse, un disegno superiore ci ha conservato questa grande opera "Romolo ed Ersilia", affinchè venga letto ed anlizzato come un esemplare di rara precisione compositiva
Se noi guardiamo la copertina del libro scritto dal Prof Peretti, su Vincenzo Sassaroli, rileviamo che La figura del grande Verdi, sta come un angelo custode a proteggere ed a condiderarlo quasi un suo amico spirituale ( Non come lo valutò Ricordi, che. forse, neanche lo conosceva)
La colpa non fu certo del "Cigno di Busseto", ma bensì la "randellata" la sferrò Ricordi, come accadrà più tardi con l' autore di Cassandra ( m:° Vittorio Gnecchi )
Di conseguenza, il Sassaroli sarà sempre correlato con Giuseppe Verdi e, anche quest' ultimo ha vissuto a Genova ed amava l ' enologia
A giudicare dalla bellezza dell' orchestrazione, Romolo ed Ersilia merita un elogio per competenza musicale e, questo, l' editore Ricordi, probabilmente non lo sapeva
Avevamo in Italia un grande compositore che, solo Verdi ( a giudicare dal libro di Werfel ) si presume, ne conoscesse il valore
La copertina del libro, di recente uscita, sembra esprimere la benevolenza del compositore parmense verso il tolentinata, quasi volesse proteggerlo ed indicarlo ai posteri
Scusate le ripetizioni, ma ho voluto farle
Csrlo Lamberti, ottobre 2017
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